Il 2020 ha segnato il ventennale della scomparsa di Mario Giacomelli e il Comune di Senigallia, Città della Fotografia, continua a rendere omaggio anche nel 2021 a uno dei maestri internazionali della fotografia del Novecento, dedicando un’ala di Palazzo del Duca ad un’esposizione permanente delle sue opere donate negli anni ‘90 dall’artista stesso al Comune.
Ingresso intero €. 4,00 (cittadini di età superiore ai 25 anni)
Ingresso agevolato €. 2,00 (cittadini dell’Unione europea di età compresa tra i 18 e i 25 anni e ai docenti delle scuole statali con incarico a tempo indeterminato)
Ingresso ridotto €. 3,00 (soci FAI, Touring, Coop Alleanza 3.0, Archeoclub d’Italia, Pro Loco, CNA, Associazione Albanostra – Cassa Mutua G. Leopardi ed i possessori del biglietto di ingresso alla Rocca Roveresca )
Ingresso agevolato €. 3,00 (per i gruppi di visitatori formati da oltre venti paganti)
Gratuito (per tutti i cittadini appartenenti all’Unione Europea, di età inferiore a 18 anni e per gli iscritti alla Libera Università per Adulti di Senigallia)
Esibendo il biglietto di ingresso alla Rocca Roveresca di Senigallia e/o al Museo Archeologico Statale di Arcevia si avrà diritto ad un biglietto ridotto per la mostra.
Ai possessori del biglietto di ingresso alle mostre temporanee e permanenti allestite presso le strutture espositive di Palazzo del Duca e Palazzetto Baviera sarà applicata la tariffa ridotta all’ingresso della Rocca Roveresca di Senigallia e al Museo Archeologico Statale di Arcevia.
Senigallia Città della Fotografia continua il suo impegno nella promozione della grande fotografia nazionale e internazionale, dedicando questa volta una mostra non a un singolo artista,ma ad una collezione viva e ricca come quella di Rita e Riccardo Marone
Ingresso intero €. 8,00 – cittadini di età superiore ai 25 anni;
Ingresso agevolato €. 4,00 – cittadini dell’Unione europea di età compresa tra i 18 e i 25 anni e ai docenti delle scuole statali con incarico a tempo indeterminato
Ingresso ridotto €. 6,00 – soci FAI, Touring, Coop Alleanza 3.0, Archeoclub d’Italia, Pro Loco, CNA, AVIS Senigallia, Associazione Albanostra – Cassa Mutua G. Leopardi, e possessori del biglietto di ingresso alla Rocca Roveresca o al Museo Archeologico Statale di Arcevia, special card per soci BCC Fano, turisti ospiti delle strutture alberghiere di Senigallia muniti di apposito riconoscimento
Gratuito per tutti i cittadini appartenenti all’Unione Europea, di età inferiore a 18 anni e per gli iscritti alla Libera Università per Adulti di Senigallia e nei casi previsti dal D.M. 11 dicembre 1997, n. 507 e ss.mm.ii.
Esibendo il biglietto di ingresso alla Rocca Roveresca di Senigallia si avrà diritto a un biglietto ridotto per la mostra. Sono disponibili biglietti cumulativi con le altre mostre presenti.
Recapiti telefonici 366 6797942
Uno dei più grandi labirinti di mais del Centro Italia, una location suggestiva immersa nel verde a due passi dal mare, il divertimento più green dell’estate a Senigallia. E’ il Labirinto di Hort, il labirinto di mais di Senigallia, progetto ludico-educativo promosso dalla società cooperativa HORT di Ancona, nata come spin off accademico dell’Università Politecnica delle Marche, e patrocinato dall’Amministrazione comunale e dalla Regione Marche.
Ingresso gratuito per i bambini sotto 1m di altezza, per portatori di handicap e per il rispettivo accompagnatore.
A pochi km dal casello autostradale e dal centro storico di Senigallia, lungo il primo tratto della S.P. Corinaldese al n. 52 nei pressi dell’incrocio con la Strada delle Grazie.
Usciti dal casello di Senigallia dell’A14 si imbocca la 3ª uscita della rotatoria in direzione Corinaldo alla rotatoria successiva si prende la 1ª uscita in direzione Corinaldo, superata la sopraelevata, all’incrocio si gira a destra in direzione Ospedale dopo 830 m si trova il Labirinto sulla destra.
Da mercoledì a domenica
Luglio: 18.00 – 22.30
Agosto: 17.30 – 23.00
Settembre: 17.00 – 22.00
Non occorre prenotazione se non ad alcuni eventi speciali
Recapiti telefonici 377/9874992
Il Palazzetto Baviera di Senigallia sarà protagonista, a partire dalla fine di giugno, di una nuova mostra storica appositamente pensata per le sale del prestigioso palazzo: Sguardi sull’Ottocento. Arte Italiana nelle collezioni marchigiane. Inaugurazione 29 giugno 2024 ore 21,30
Ingresso intero €. 8,00 – cittadini di età superiore ai 25 anni;
Ingresso agevolato €. 4,00 – cittadini dell’Unione europea di età compresa tra i 18 e i 25 anni e ai docenti delle scuole statali con incarico a tempo indeterminato
Ingresso ridotto €. 6,00 – soci FAI, Touring, Coop Alleanza 3.0, Archeoclub d’Italia, Pro Loco, CNA, AVIS Senigallia, Associazione Albanostra – Cassa Mutua G. Leopardi, e possessori del biglietto di ingresso alla Rocca Roveresca o al Museo Archeologico Statale di Arcevia, special card per soci BCC Fano, turisti ospiti delle strutture alberghiere di Senigallia muniti di apposito riconoscimento
Gratuito per tutti i cittadini appartenenti all’Unione Europea, di età inferiore a 18 anni e per gli iscritti alla Libera Università per Adulti di Senigallia e nei casi previsti dal D.M. 11 dicembre 1997, n. 507 e ss.mm.ii.
Esibendo il biglietto di ingresso alla Rocca Roveresca di Senigallia si avrà diritto a un biglietto ridotto per la mostra. Sono disponibili biglietti cumulativi con le altre mostre presenti.
Il basket in città “Tappa TOP 3×3 Italia FIP Circuit”
Si alza il sipario per un grande evento in arrivo questa estate il SENIGALLIA in JAZZ 2024 un importante soul jazz festival, che si terrà dal 5 al 7 Luglio 2024 a Senigallia nella suggestiva Piazza Garibaldi.
Torna al Museo di Storia della Mezzadria “Sergio Anselmi” la rassegna di eventi estivi, che ha avuto inizio nel 2005 con l’obiettivo di far conoscere e approfondire, con storici ed esperti di settori legati al territorio, la storia della regione Marche
Un’estate all’insegna dell’arte, della musica, dello sport, dello spettacolo e della solidarietà
Il Beatles Senigallia Club vuole condividere la memoria del gruppo che ha cambiato la storia della musica, attraverso appuntamenti che fanno rivivere le emozioni di quegli anni.
La fotografia continua ad essere un’espressione artistica di grande rilievo a Senigallia. E’ con Giuseppe Cavalli, uno dei grandi della fotografia del ‘900 nonché ideatore e direttore artistico di quel privilegiato laboratorio di formazione fotografica che è stato il Gruppo Misa, che nacque la particolare vocazione di Senigallia per la fotografia. In quel gruppo, ricordava spesso Mario Giacomelli,ognuno parlava il proprio linguaggio, con umiltà di fronte al soggetto, liberi da ideologie politiche, pensando all’amicizia, al dialogo, al rispetto di ognuno di fronte alla realtà.
Il Musica Nuova Festival, rassegna della nuova musica, è organizzato dall’Associazione Musica Antica e Contemporanea in collaborazione con il Comune di Senigallia e prevede, oltre alle esecuzioni musicali, incontri con famosi compositori, poeti, scrittori e musicologi tra i massimi esponenti della cultura italiana ed internazionale.
Il Festival Organistico Internazionale è un percorso artistico iniziato in città più di 15 anni fa ed ampliato nei Comuni del comprensorio, per far conoscere le bellezze e il patrimonio artistico del territorio. Una manifestazione di qualità caratterizzata dall’amore per la musica, l’arte ed il territorio.
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Il 2020 ha segnato il ventennale della scomparsa di Mario Giacomelli e il Comune di Senigallia, Città della Fotografia, continua a rendere omaggio anche nel 2021 a uno dei maestri internazionali della fotografia del Novecento, dedicando un’ala del Palazzo del Duca ad un’esposizione permanente delle sue opere donate negli anni ‘90 dall’artista stesso al Comune.
In una porzione riqualificata di Palazzo del Duca, che ospita da anni la programmazione espositiva della città di Senigallia, saranno fruibili circa 80 fotografie selezionate e allestite in collaborazione con gli archivi Giacomelli rappresentati dai due direttori Simone Giacomelli e Katiuscia Biondi.
Non una mostra temporanea quindi, ma una vera e propria musealizzazione che vuole raccontare l’universo poetico ed artistico del grande fotografo senigalliese e renderlo fruibile in maniera permanente a cittadinanza e visitatori. Inoltre si vuole fornire una lettura innovativa dell’opera del maestro che viene proposta non in modo antologico, ossia per anni e per serie, ma ne ripercorre la poetica mettendone in luce temi e suggestioni.
Il tratto saliente della personalità – privata e fotografica – di Mario Giacomelli è il forte radicamento alla sua terra, malvolentieri si spostava da essa, ma nonostante ciò riuscì sin da subito attraverso la sua arte a superare i confini geografici essendo il suo lavoro caratterizzato da un forte spirito di sperimentazione e da una vorace volontà di ricerca
“Giacomelli parte dalla realtà non per documentarla con pretesa oggettività, ma per innalzare il particolare all’universale, per dirigere il tempo verso l’infinito circolare dell’eterno ritorno.” – scrive Katiuscia Biondi – “Usa la fotografia per immergersi nel mondo, e nelle proprie viscere, riconoscendo egli stesso trattarsi di una sorta di rito purificatorio. I singoli scatti sono fotogrammi insolubili di un unico racconto, quello della sua vita e del suo rapporto con il mondo, e ogni foto rimanda alle altre in un’unità stilistica simbolica e segnica che solo un maestro sa perseguire con tanta coerenza e potenza evocativa”.
Si mosse poco da Senigallia, visitò Scanno, Lourdes, Loreto, la Puglia e la Calabria, ma fu dal paesaggio e dai personaggi della sua terra che attinse a piene mani: i seminaristi di “Io non ho mani che mi accarezzino il volto”, gli anziani dell’ospizio di “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi”, la campagna con le persone che la abitano, gli amanti ispirati dall’antologia di Spoon River, i ritratti, tutto racconta di Senigallia e del suo territorio, dal mare all’entroterra.
“Giacomelli parte dalla realtà non per documentarla con pretesa oggettività, ma per innalzare il particolare all’universale, per dirigere il tempo verso l’infinito circolare dell’eterno ritorno.” – continua Biondi – “Facendo suo l’insegnamento del maestro Cavalli, per una fotografia liberata dal puro documento ché non esiste un mondo al di là del nostro sguardo, Giacomelli porta questa visione all’eccesso, nel suo modo drammatico di far risuonare il reale”.
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